Per soggiornare

 


Punti ristoro a Magliano Sabina in centro città

  • Osteria Zio Lillo
    Via Cardinal De’ Lai 8 – Tel. 0744/921044  91854
  • Civico 28
    Via Roma 28 – Tel. 0744/91819
  • Bar Roma
    Via Roma, 1
  • Bar Malillo
    P.za Garibaldi 13/14
  • Bar Monkey’s
    Via Circonvallazione 10
  • Bar Moka Caffè di Timperi Matteo
    Viale XIII Giugno, 6
  • Pizzeria Peccati di Gola di Scucchia Mario
    Viale XIII Giugno 13
  • Taverna della Goliardia
    Via Manlio, 18 – Tel. 0744/919082 / Cell. 338 1940209

…e nei dintorni

  • Ristorante Degli Angeli
    Voc. Madonna degli Angeli
  • Agriturismo Colle Elmo
    Loc. Colle Elmo, 5
  • Ristorante Pizzeria Il Melograno
    Via Flaminia Km. 63,500
  • Agriturismo il Giglio
    Voc. Colle Croce, 3
  • Da Giancarla  di De Paolis. S.
    Via Flaminia, 4
  • Da Elsa di Francescani Alberto
    Voc. Filoni, 3
  • Ristorante La Pergola
    Via Flaminia Km. 64
  • Ristorante Sabina
    Via Flaminia Km. 65,500

 


Luoghi di interesse culturale da visitare

 

 

MUSEO CIVICO ARCHEOLOGICO DI MAGLIANO SABINA

MUSEO CIVICO ARCHEOLOGICO DI MAGLIANO SABINA photo di Sara MontagnoliIl Museo, ospitato presso Palazzo Gori, è suddiviso su tre piani (piano terra – paleolitico, primo piano – Età del Bronzo, Ferro e cultura sabina, secondo piano – Romani e Medioevo). L’originalità è costituita proprio dai materiali esposti che provengono da raccolte di superficie per mano di entusiasti locali. I maggiori vanti del museo sono indubbiamente i frammenti a impasto buccheroide che riportano la scrittura sabina e la teca contenenti le armi in metallo. Altresì rilevante sono i resti degli intonaci della Villae romane che testimoniano la romanizzazione del territorio per lo sfruttamento agricolo che resistono fino agli inizi del Medioevo.

 

 

 

Chiesa di san Michele / Artes Mechanicae

La chiesa di San Michele un tempo accoglieva quella parte di popolo dedita all’agricoltura, che la mattina prima di avviarsi al lavoro, chiedeva l’aiuto di Dio Creatore e la sera, al ritorno, lo ringraziava di quanto vissuto. Ora offre a chi vi entra il lavoro di mani che nel tempo hanno testimoniato il grande atto della Creazione con la mostra Artes Mechanicae.

Artes Mechanicae è una mostra di modelli di macchine sceniche progettate e realizzate da grandi architetti, quali Filippo Brunelleschi, Francesco D’Angelo detto il Cecca ed altri, a Firenze nel ‘400 per le Sacre Rappresentazioni. A questi si aggiungono altri modelli di macchine sceniche progettate e realizzate per spettacoli de la Mirabilis Teatro societas che di quella tradizione ne hanno fatto ricchezza e testimonianza nel suo lavoro teatrale nel tempo attuale. Le macchine sceniche rinascimentali e contemporanee, testimoniate dai modelli in mostra, rappresentano la pulsione vitale della storia da narrare, sono il corpo che si prende lo spazio dove esprimersi in un movimento costante. E il loro movimento non è la ripetizione di un gesto, ma il ritmo vitale che spoglia della materia fredda quegli oggetti e li eleva a soggetti narranti. Sono l’essenza di un teatro fatto dalle stesse mani dei suoi operatori, un teatro dove la materia diviene parola, azione, storia. [Opere de la Mirabilis Teatro societas e realizzate da Luciano Minestrella]

 

Lavatoio Comunale / CITTA’ INVISIBILI

le città invisibili di luciano minestrella foto di teresa mancini mostre diffuse fotografia magliano sabina 2016Fin dalla mattina, prima che il sole sorgesse, il Lavatoio accoglieva le donne di Magliano intente a lavare i panni di tutta la famiglia, ascoltava, come un vecchio saggio, i racconti di vita che uscivano dalla bocca e dal cuore di quelle persone per non sentirsi stanche e nascondere nelle risate e nel pianto quello che gli indumenti del vivere quotidiano a tutti mostravano. E’ passato il tempo e con esso la vita e quel luogo ormai vuoto era divenuto buio, troppo silenzioso e dimenticato. Poi un leggero vento si è, nelle finestre senza vetri, insinuato portando via quello che la dimenticanza aveva lasciato e dal fondo delle vasche, che i residui del vivere quotidiano aveva conservato, hanno iniziato ad ergersi città, Città Invisibili, come se i sogni e le speranze lasciate libere dalle donne affaticate di un tempo giungessero a maturazione. Ora questo luogo accoglie chi lo va a visitare che, immaginandosi di stare come le antiche lavandaie a fare il bucato, si perde nei meandri di città appena tracciate da frammenti di legno squadrati come palazzi e case su alture provvisorie adagiati e dal caso assemblati. E i sogni passati si incontrano con quelli appena lasciati. [Opere de la Mirabilis Teatro societas e realizzate da Luciano Minestrella]

 

 

 

Chiesa di San Pietro

La chiesa di San Pietro, un gioiello di romanico sabino. La facciata, semplice ed elegante, è abbellita di archetti ciechi su colonnine a sbalzo ed è adorna di un finestrino semicircolare sovrastante il portale. Il bordo del tetto è rifinito da una ghiera dentata. L’interno è diviso in tre navate da dieci colonne di provenienza ignota (probabilmente recuperate da insediamenti precedenti a valle di Magliano), sormontate da capitelli di stile diverso. Nuda e semplice è l’abside semicircolare da cui si irraggiano lungo le pareti finestrelle stilisticamente intonate con tutto il complesso architettonico. La chiesa era decorata da affreschi, distaccati per restauro e mai più restituiti alla comunità maglianese. Ne resta uno soltanto, in cattive condizioni, di una Madonna con Bambino attribuito a Pancrazio Jacovetti da Calvi. [Il turista e il territorio]

 

Chiesa della Madonna delle Grazie

La Madonna delle Grazie, che custodisce una preziosa pala della Madonna della Misericordia, circondata da origini leggendarie (sarebbe il bottino di guerra di un capitano della Repubblica Veneta originario di Magliano, Mariano Falconi), ma storicamente attribuita a Pancrazio Jacovetti Da Calvi, e sorge sopra una cripta che contiene l’affresco del miracolo del latte di San Francesco avvenuto a Magliano e i graffiti di Federico d’Aragona, di passaggio nella città. [Il turista e il territorio]

 

La Cattedrale dei Sabini

Consacrata cattedrale nel 1498 e dedicata a San Liberatore (patrono della città), è la concattedrale della Diocesi suburbicaria di Sabina – Poggio Mirteto. All’interno la chiesa è ricca di affreschi e tavole dipinte. Tra queste ultime quella attribuita ad un certo Maestro di Narni del 1409 del Santissimo Salvatore, detta “Pala Falconi”, per lo stemma della famiglia che lo ordinò (la stessa delle leggendarie origini della Madonna della Misericordia). [Il turista e il territorio]