ALESSIO FORLANO

NEW YORK CITY 2030 – ZERO WASTE PROGRAM

[Location Via Roma 5, ex parrucchiere]

New York, settembre 2016. I sacchetti dei rifiuti come montagne sui marciapiedi di Manhattan: questo lo scenario che si presenta ai miei occhi. Una condizione problematica che, sia di giorno che di notte, genera una città meno sana, sicura e pulita.

La curiosità mi spinge a documentarmi. Scopro che gli sforzi dei newyorkesi per implementare il sistema di raccolta differenziata sono notevoli e negli ultimi anni si stanno dimostrando vincenti.

La sfida per una “più verde e grande New York” parte nel 2007 con il piano “PlaNYc” di Bloomberg e prosegue con il programma “OneNYC” dell’attuale sindaco Bill de Blasio.

I benefici derivanti da una gestione consapevole dei rifiuti e degli sprechi sarebbero innumerevoli. Il materiale organico, infatti, può essere trasformato in compost o convertito in biogas mediante digestione anaerobica. In alternativa ai gas naturali quest’energia rinnovabile potrebbe essere utilizzata per riscaldare le case o generare elettricità. Inoltre la raccolta differenziata delle sostanze organiche aiuterebbe a ridurre le emissioni di gas a effetto serra.

Perseguendo l’obiettivo della sostenibilità diversi sono gli interventi di riconversione che sono stati attuati nella city.

Ma l’esempio principe di come i luoghi possano diventare occasioni per ricostruire un ideale paesaggio collettivo è Freshkills Landfill.

Il sito, che per oltre 50 anni ha accolto ogni genere di rifiuto, oggi è un modello di rinnovamento ecologico e di pianificazione territoriale e diventa un’occasione per orientarsi ai temi del ripristino, del recupero e della salvaguardia ambientale e paesaggistica.
La testimonianza che anche la società iperevoluta odierna può indirizzarsi verso un’ottica meno consumistica.

Riappropriarsi della bellezza della natura è ancora possibile!

Il lavoro è stato sviluppato nel mese di settembre 2016 e un estratto (a cura di Giovanni Pelloso e Michela Frontino) è stato pubblicato sul numero 291 di marzo 2017 della rivista di cultura fotografica “Il Fotografo”.

[15 stampe a colori Fine Art 45×30 cm su carta ecologica Hahnemühle Bamboo 290 gsm montate, con passepartout 5 cm,  su supporto rigido 55×40 cm]

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TOUR VIRTUALE DELLA MOSTRA

by©Toni Garbasso

 

BIOGRAFIA

Fotografo per esplorare la realtà urbana che mi circonda. Il mezzo fotografico mi permette di instaurare una relazione empatica con le complesse trame di relazioni che si articolano nel nostro mondo contemporaneo.

Alessio Forlano nasce a Cosenza nel 1978. Frequenta il Liceo Artistico e si laurea con lode in architettura all’Università degli Studi di Genova e subito si iscrive all’Albo degli Architetti della Provincia di Savona.
Contestualmente inizia un periodo di produttivi rapporti lavorativi con alcuni studi genovesi e nel 2010 avvia la libera professione operando in vari settori, in particolare nell’ambito delle periferie urbane per le quali sviluppa progetti socio-educativi.

Parallelamente alla professione di architetto approfondisce la forte passione per la fotografia. In un primo momento studia gli aspetti tecnici e successivamente inizia ad utilizzare l’immagine in maniera più matura e consapevole, come strumento di rappresentazione ed interpretazione personale della realtà.
Nel 2015 frequenta il Corso di Formazione Avanzata in Fotografia all’Istituto Europeo di Design di Milano.
Predilige la fotografia di architettura ma ama sperimentare per esprimere al meglio il proprio pensiero e la propria sensibilità.
Attualmente sta elaborando progetti a lungo termine.