ROBERTO COCCO

PROTEZIONE

[Location Via della Repubblica, 28]

Sono stato ad Amatrice il giorno dopo il primo Terremoto di agosto. Non ho dovuto fare molta strada per arrivarci visto che abito in uno dei Comuni dell’Alto Lazio all’interno del “cratere” e vicino all’epicentro del sisma. Durante il viaggio mi chiedevo che cosa avrei potuto fotografare…che cosa avrei dovuto fotografare.

Protezione Roberto Cocco Mostre Diffuse Fotografia 2017 Magliano SabinaAvevo ancora nella mente le immagini del terremoto de L’Aquila, la città dove sono nato e che non ho avuto il coraggio di andare a fotografare il giorno dopo ma solo dopo parecchi mesi. Avevo ancora nel naso l’odore della polvere delle macerie e l’odore di marcio che usciva dalle case abbandonate e distrutte. Avevo ancora il ricordo delle 300 vittime e le storie della gente che era riuscita a salvarsi. Adesso dopo pochi anni l’ennesima tragedia e, ironia della sorte,  ancora 300 vittime!

Ancora macerie, macerie materiali e macerie morali! Siamo ormai tutti vittime di un eccesso di esposizione alle macerie!
Mi sono chiesto, è mai possibile che nel ventunesimo secolo in Italia un terremoto continui a fare così tante vittime e a cancellare interi paesi, chiese, luoghi di storia, comunità intere?  Possibile che non riusciamo a trovare un modo per salvare almeno le vite umane?

A questo punto è arrivato il momento di dire basta! Bisogna sostituire alla non logica del Fatalismo la logica della Protezione. Ad Amatrice quel pomeriggio ho incontrato tante persone, un mare di gente, di volontari, Vigili del Fuoco, Protezione Civile, Carabinieri , Forze dell’Ordine. Queste foto vogliono essere anche un piccolo ringraziamento al loro lavoro e al loro impegno , così tempestivo ed efficace nel salvare tante vite umane!

[10 foto in b/n 30×40 da file digitale a colori montate su passpartout bianco, cornice 50×50 ]

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TOUR VIRTUALE DELLA MOSTRA

by ©Toni Garbasso

BIOGRAFIA

Dalla prima volta che ho preso una macchina fotografica mi sono sentito subito “in viaggio”.
Con il tempo questa esigenza si è sempre più evoluta e affinata e mai conclusa comunque.

 

Roberto Cocco nasce a L’Aquila nel 1961, sin da ragazzo inizia ad interessarsi alla Fotografia analogica e alla stampa in camera oscura come autodidatta.
L’approdo alla fotografia digitale risale agli anni della maturità e coincide con la foto di reportage e di viaggio.

Ha realizzato progetti sulla vita dei minatori in Cambogia e Sri Lanka e viaggia in Cina fotografando la vita nelle fabbriche delle macchine da caffè.
Ha esposto i suoi lavori in mostre fotografiche a Citerna, Lucca, Carbonia e a Rieti la sua città.
Oggi è impegnato maggiormente nella foto di street e in un progetto sul terremoto del centro Italia.