CLAUDIA CHIANESE

AQVA. LA FOTOGRAFIA DI CLAUDIA CHIANESE TRA ARTE E NATURA.

A cura di Brunella Buscicchio

Location [ 13 ]: Via Cavour 30 Magliano Sabina RI

 

Deus sive Natura: l’assunto di Baruch Spinoza può indicare la direzione verso cui tende la ricerca di Claudia Chianese, che è una costellazione complessa di arte e spiritualità. La natura, sua fonte d’ispirazione costante, è permeata dal Divino e, attraverso il processo creativo e la riflessione personale, emerge alla coscienza un senso panico di appartenenza al Tutto.

In questa mostra una serie di fotografie in bianco e nero del 2017, scattate alle isole Seychelles, sono il risultato di una ricerca sulla natura dell’acqua e i documenti di un percorso di meditazione.

Claudia Chianese Aqua Mostre Diffuse Fotografia 2019

La fotografia di Claudia Chianese è sguardo sul mondo e sguardo interiore, che coglie nella visione gli elementi minimi del reale come parte del sé. L’artista pone tutti i suoi sensi all’erta, isolandosi, come in un giardino Zen. Rincorre le forme insolite e cangianti della schiuma del mare, che si insinua tra le rocce e muove la sabbia, creando nell’immagine fotografica composizioni astratte, che hanno campiture bidimensionali. Un’alternanza di linee morbide e nette divide lo spazio visivo in due mondi, il bianco e il nero, con tutte le variazioni tonali date dalla porosità delle superfici e dall’irregolarità dei granelli di sabbia. Alcune fotografie definiscono volumi e geometrie delle rocce, ridisegnandole in forma di sculture.

Gli scatti inquadrano particolari, sfiorano la superficie dell’acqua e attraverso l’immagine sembrano assorbirne i rumori e i gorgoglii, in un complesso gioco sinestetico. A tratti l’obiettivo della macchina fotografica si allarga e si rivolge verso il cielo, le nuvole e l’orizzonte. Più spesso si concentra sui contorni delle rocce e sui riflessi mutevoli della risacca, a seconda delle zone d’ombra o di luce.

“Nel suo fluire, l’acqua esprime totale dinamismo. Essendo fluida, è sempre cangiante, mai uguale a sé stessa. Rappresenta lo scorrere del tempo e delle cose, simbolo di cambiamento, l’ha sempre rappresentato, in varie tradizioni e culture (…). L’acqua è vita, da sempre ha avuto una funzione catartica e l’immersione in quest’elemento ha la funzione di restituire all’essere umano la sua purezza, la sua vera natura spirituale”.

Con queste parole Claudia Chianese commenta la sua esperienza di meditazione e fotografia, che è metodo di lavoro e cifra stilistica. Il medium della fotografia diventa per l’artista lo strumento con cui fermare il flusso perpetuo della natura e dare forma al processo di osmosi tra sé e il mondo.
Brunella Buscicchio

 

BIOGRAFIA

Lavoro sul bianco e il nero, la luce e l’ombra, il fuoco e il fuori fuoco, quello che è fermo e quello che è in movimento, e sul trovare un punto di equilibrio tra gli opposti, così come per l’essere umano è possibile armonizzare parti apparentemente inconciliabili di sé come il maschile e il femminile, lo spirito e la materia…

Claudia Chianese (Acireale 1969, vive e lavora a Roma). Nei primi anni ‘90 inizia la carriera di art director all’interno di agenzie pubblicitarie internazionali. In una di esse, diventa direttore creativo del reparto di graphic design. Vince premi nazionali e internazionali, tra cui un leone di bronzo a Cannes. Artista da sempre, qualche anno fa lascia i suoi impegni pubblicitari per dedicarsi a tempo pieno alla ricerca creativa. Attraverso la meditazione, praticata per lunghi anni, fa confluire nelle sue opere il mondo della creativita’ e quello della spiritualita’.

Nel 2013 è ideatrice del progetto DIECI OCCHI. PiU’ DUE (a cura di Manuela De Leonardis), realizzato in collaborazione con 5 studenti della Sandipani Muni School di Vrindavana (India), presentato nel 2013 allo Spazio Cerere, Roma e nel 2015 da Acta International, Roma.

Tra le mostre recenti: 2017 – Radura, Atelier di Claudia Chianese, Roma (a cura di Brunella Buscicchio); 2015 – Genius Noci, Museo Orto Botanico, Roma (a cura di Anna D’Elia); 2014 – La grande illusione, Temple University, Roma (a cura di Manuela De Leonardis); 2013 – Quando fotografano le donne, Palazzo Corgna, Citta’ della Pieve; Gioielloinarte – Il preziosismo pittorico di Gustav Klimt, Universita’ e Nobil Collegio degli Orefici, Roma; Electronic Art Cafe’, Camponeschi, Roma (a cura di Umberto Scrocca e Manuela Van; Coincidenze, Bibliothe’ Contemporary Art Gallery, Roma (a cura di Francesco Gallo Mazzeo); IO Klimt, Palazzo dei Consoli, Gubbio (a cura di Francesco Gallo Mazzeo); 2012 – Gallery Fumi, Porto Cervo; Frammenti di Memoria, Accademia Angelico Costantiniana, Roma (a cura di Sveva Manfredi Zavaglia); Fuorisalone di Milano, Spazio Rossana Orlandi; collettiva Mater Extensa, Galleria Opio5, Montepulciano; 2011 – Eka, Roma; 2010 – libreria Cafe’ Bohemien, Roma; 2008 – Doozo, Roma.