FEDERICO IADAROLA

FESTA DEL CARRO

“…Nella sostanza la Storia è la medesima, con il suo canovaccio fisso: c’è il Carro, ci sono i buoi, il tragitto, i funaioli, i devoti alla Madonna, i curiosi provenienti dall’hinterland, gli emigranti che tornano per la festa e poi il finale atteso e agognato, ovvero l’arrivo al borgo, tra gioia e tripudio, a braccia sollevate, a ringraziare Colei, Colui e coloro che hanno reso possibile il buon esito, evitando, così, iatture e sventure che sarebbero altrimenti venute, se così non fosse stato. Ciò che cambia, invece, sono i protagonisti, o meglio gli attori che rendono ogni Sabato unico ed irripetibile, come nella migliore tradizione della Commedia dell’arte. Ed è per questo che non sembrerà strana e folle la meraviglia sui volti di vecchi e giovani, bambini e donne che una volta all’anno  lecitamente insaniscono.”
di M. Centrella

[10 stampe b/n 50X50 + 1 stampa b/n 130×195 + pannello descrittivo]

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BIOGRAFIA

E’ la mia terra che racconto in queste immagini. I suoi silenzi e le sue solitudini.
Muri, tetti, finestre sussurrano storie sospese tra il cielo e la terra.
E’ un parlarsi intimo lungo remoti sentieri.
Le ombre e le muffe stanno lì a risvegliare vite passate e non ancora percorse.
Il mio è un passeggiare lieve e leggero tra le altitudini dell’animo.

Federico Iadarola dopo aver conseguito la laurea in Architettura si è dedicato completamente alla fotografia rilevando l’antica bottega paterna.
Dalle collettive fotografiche universitarie di metà anni ’90 ad oggi tanti e vari sono stati i luoghi e i momenti dedicati alla fotografia che l’hanno visto protagonista.
“Fotografo perchè mi è sempre piaciuto farlo. Sono cresciuto che avevo un mago in casa che nel buio della sua stanza mi ha insegnato i trucchi con la luce. Ho subito capito che la fotografia è un ottimo strumento per comunicare senza il perimetro costrittivo della parola scritta, descrivere sogni e gridare senza urlare.”