“Lesbica di Merda” ho ripercorso con lei, i momenti bui segnati dai pregiudizi

 

Debora Valentini Io Sono Alice - Mostre Diffuse Fotografia 2024Non chiedere alla luna perchè gira attorno alla terra, non chiedere alle
stelle perchè brillano in cielo. Alice ha scelto solo di essere se stessa, con
gioie e dolori.

Una consapevolezza lenta, contro i pregiudizi della società, le difficoltà in famiglia, l’ostracismo a scuola. Ma al cuore non si comanda.
Alice ha un lavoro che le piace, un piccolo nido tutto per sè dove accoglie la compagna nel week-end e gli amici.

È serena, allegra e soprattutto determinata. Lo è sempre stata. La stupidità di molti la ferisce ancora. Ma
in tanti hanno la fortuna di conoscerla e di amarla, come me. La maggior parte delle persone vede il mondo attraverso etichette predi
sposte, come se gli esseri umani fossero classificabili, catalogabili.

Lo facciamo un po’ tutti, attribuendo a chiunque un’etichetta specifica che più lo raffiguri. Ma queste non tengono conto delle emozioni, della bellezza delle
diversità, della fluidità di genere, del diritto all’individualità. Credo nella vita in piena armonia con se stessi, nella ricerca della propria famiglia, anche
se strana, differente, non conforme a ciò che gli altri vorrebbero per noi. Convinta che prima o poi tutte le difficoltà si trasformino in felicità, quella
vera, che hai combattuto e sanguinato per avere e che nessuno può esistere pare dal tuo cuore.
Sarà la tua forza ovunque andrai.

Partendo da una delle etichette denigratorie che Alice ha sentito spesso su di sé, quel “Lesbica di Merda” ho ripercorso con lei, i momenti bui segnati dai pregiudizi ed ostracismi a scuola e a casa, per raccontarne il percorso di accettazione e di consapevolezza. Il passaggio alla luce, alla serenità, arriva con il lavoro e il piccolo nido che condivide con la compagna. Perché Alice ha scelto solo di essere se stessa, con gioie e dolori.

 

Fotografo per esprimere quello che sento e catturare in uno scatto emozioni.
Mi dedico alla narrazione fotografica, per raccontarmi e raccontare storie, in una ricerca personale di commistioni di linguaggi.

 

Debora Valentini, nata a Roma nel 1968, vive a Viterbo. Laureata in Scienze Agrarie, ama l’Arte in tutte le sue forme: pittura,
cinema, letteratura, musica, fotografia.
Fotografa per esprimere quello che sente e catturare in uno scatto emozioni.
Si dedica alla narrazione fotografica, per raccontarsi e raccontare storie, in una ricerca personale di commistioni di linguaggi.
Ha partecipato come fotografa a mostre collettive, molte incentrate sui temi legati alla Femminilità e al Bullismo; esposto al
Progetto Nazionale FIAF “la Famiglia in Italia” al CIFA a Bibbiena, alla Galleria d’Arte Moderna a Catania, a PhEST 2021 a
Monopoli, al Centro Internazionale di Fotografia di Palermo, a Bassano Fotografia 2023 e a Viterbo Immagine.
Per la FIAF è Direttrice del Dipartimento Social e delegato provincia di Viterbo, BFI dal 2022. Contributor di magazine Fotoit,
Riflessioni e Cities. Ha preso parte alla organizzazione di concorsi, contest fotografici, workshop di fotografia. Tiene webinar
su storia della fotografia e fotografia contemporanea, talk nell’ambito di Festival di fotografia. Relatore alla giornata di studi
“Archiviare il territorio – Fotografia, luoghi, identità”, organizzata dall’Assoc. Culturale Fata Morgana con l’Università della
Calabria.