L’immagine Latente  mostra fotografica di Teresa Mancini, si inaugura il 1 marzo 2017 alle h 18.00, a Roma presso Spazio Movimento, centro di Arti Motorie di  S.I.M.O.H. Scuola Italiana di Medicina Omeopatica Hahnemanniana.

Inaugurazione mercoledì 1 marzo 2017 ore 18,00
Presentazione delle fotografie con performance del mimo Romano Rocchi
Via Costantino Beltrami 25, 00154 Roma

La mostra fotografica consta di 8 stampe fotografiche digitali a colori, montate su piuma ed è stata presentata nel 2011 in Italia a Pordenone, in Ungheria a Kormend e in Polonia a Czestochowa e in seguito nel 2014 a Roma.
Durante l’inaugurazione ci sarà una performance del Mimo Romano Rocchi*, tralaltro proprio il soggetto delle fotografie di Teresa Mancini, rappresentato durante uno spettacolo.
Le immagini riportano allo spettatore attraverso il sapiente uso del mosso di Teresa Mancini a identificare il movimento corporeo del mimo ed il susseguirsi del gesto sapiente dell’artista. Possiamo così leggere nelle fotografie il divenire del tempo nel movimento e nell’espressione assorta ed estatica del mimo, che sembra in questo caso dialogare con la fotografa attraverso il fluire del gesto.

Di questa mostra ha scritto Andrea Attardi, [Fotografo – Docente di Fotografia all’Accademia di Belle Arti di Roma]  nella presentazione del 2011:
Il lavoro fotografico L’immagine latente di Teresa Mancini,  rientra, a pieno titolo, in una nuova filosofia della fotografia che si è andata affermando negli ultimi anni. […]
La qualità, e il merito, delle immagini di Teresa Mancini non ricadono nella standardizzazione dello sguardo cui accennavo prima; ma trovano un loro raggio d’azione fotografico ben delimitato e per questo autonomo. L’intensa performance del mimo Romano Rocchi, forma il corpus di questa mostra dal titolo L’immagine latente.
Latente, quindi visibile-invisibile, perché è la velocità della luce o di un essere umano, a fornirci un infinito caleidoscopio di ricorsi e rimandi inconsci nel nostro osservare. Con un campo visivo misteriosamente alterato: il senso estetico delle composizioni di Teresa Mancini si concentra su una destabilizzazione di linee luminose o nella fuggevolezza dei movimenti del corpo. Lo sguardo rimbalza da una parte all’altra; non vi è più la classica profondità di campo di accademico precetto, ma l’osservatore è simmetricamente speculare all’unico piano focale dettato dalle vibrazioni della luce o della carnalità.
[…]Di certo è ancora troppo presto per storicizzare le nuove avanguardie dell’arte fotografica: ma se il problema della fotografia contemporanea è quello di saper creare “nuove fotografie”, l’opera di Teresa Mancini ne è interprete e protagonista, con un originalissimo picture style intriso di grande emotività.

Il Dott Marco Cesarini, Consigliere Amm. – Responsabile Segreteria Generale SIMOH  e Direttore di Spazio Movimento che ospita la mostra, analizzando nella sua presentazione, che possiamo leggere qui di seguito, il lavoro fotografico di Teresa Mancini, lo condivide e lo ritiene attinente all’attività delle metodologie della medicina omeopatica hahnemanniana, dove i temi del movimento, dello spazio, del tempo e della memoria costituiscono i filoni centrali della loro mission nei diversi campi.

“…da sempre consideriamo il fare cultura parte di un più ampio progetto che ponga al centro degli interessi generali la realizzazione di crogioli, fucine entro cui elaborare idee, ricostituire potenzialità e interazioni del sapere, sviluppare pensieri e dinamiche creative.
Riteniamo che la cultura possa sempre avere una forte e concreta valenza terapeutica, sia curativa nell’aiutare a ricostruire le mappe personali del sapere, sia preventiva per scongiurare quel desolante analfabetismo moderno che sempre più si configura come la decadente incapacità nel capire. E tutto ciò è necessariamente parte integrante della salute di ogni singola persona umana.
E’ in tale senso che proponiamo oggi ai nostri iscritti la bella mostra fotografica di Teresa Mancini, illustre e brava fotografa italiana la cui capacità artistica è particolarmente ricca di significati e contenuti culturali da esprimere. 
Teresa è amica dell’Istituto SIMOH e di Spazio Movimento e la sua ricca opera artistica sembra perfettamente calarsi in ogni momento in quel concetto dinamico, vibrazionale e costruttivo ad un tempo che segna proprio lazione e gli intenti di entrambe le nostre strutture nei diversi campi d’azione.
Ma l’inaugurarsi di questa mostra è segnato da un ulteriore elemento di estremo valore e grande pregio, legato all’opera e alla persona del grande mimo italiano Romano Rocchi, che da oggetto artistico ritratto da Teresa Mancini, è soggetto fortemente attivo di quest’opera fotografica, riuscendo con le qualità artistiche della sua performance illustrativa ad esprimere in modo dinamico non solo i contenuti culturali colti da Teresa Mancini, ma lo stesso processo che li ha generati. 
Siamo particolarmente lieti, quindi, di poter ospitare nella nostra sede quest’opera fotografica, contribuendo così a porre in evidenza attraverso le capacità di due grandi artisti a tutto tondo, i temi del movimento e dello spazio che insieme a quelli del tempo e della memoria costituiscono proprio i filoni centrali della nostra mission nei diversi campi.

*Romano Rocchi
“Può essere illustrata una storia verbale? Direi di si. Perché non ballare un quadro? Che cos’è, cattiva abitudine, danzare solo musica? Certi tragitti sono più difficili di altri. In tempi di novità la scommessa delle espressioni più è difficile più è ragionevole. Risponde a qualcosa, una verità da dirsi, che è stata castigata, uno spunto che ha  probabilità di chiarirsi, ora sepolto da qualche pregiudizio in letargo…”  –  “I linguaggi visti come pura attitudine rubano all’espressione il tema che è l’essere e la natura della creatività stessa. Un tentativo di riaccostare o far uso simultaneo di più linguaggi espressivi può ragionevolmente vedersi come il tentativo di ricomposizione dell’essere.”
FABIO MAURIRiflessioni antiscentifiche 1984 – per “Suicidio Rosa” – Arti Visive in Teatro –  di Romano Rocchi.

L’immagine latente Mostra fotografica di Teresa MANCINI
Dal 1 Marzo al 1 Aprile 2017
Orario di apertura: dal Lunedì al Venerdì h 15.00 – 20.00
Via Costantino Beltrami 25, 00154 Roma

Inaugurazione mercoledì 1 marzo 2017 ore 18,00
Presentazione delle fotografie con performance del mimo Romano Rocchi

Per informazioni: Tel. 06.57136737 – spaziomovimento@gmail.com