Mostre diffuse di fotografia a Magliano Sabina
Le Tante Facce del Colore
L’uomo e il territorio / I colori e l’ambiente
10 / 24 maggio 2015
Il 10 maggio presso la Sala Consiliare del Comune di Magliano Sabina h 11.00 – presentazione della manifestazione Le Tante Facce del Colore alla presenza delle Autorità e di alcuni Autori.
Orari delle gallerie: 10 maggio dalle h 10.00 alle h 19.00
Dall’11 sino al 17 maggio, tutti i giorni: mattina h 10.00 – 12.30 pomeriggio 15.30 – 19.00
23 e 24 maggio mattina h 10.00 – 12.30 pomeriggio 15.30 – 19.00
Fotografie di: Maurizio Antonelli, Franco Arminio, Riccardo Cattani, Marzia Corteggiani, Salvatore Di Vilio,Toni Garbasso, Federico Iadarola, I Creativi, Teresa Mancini, Ruggero Passeri, Sabrina Polimeni, Francesco Rinaldi, Antonello Ruggeri
C’è una cittadina nell’Alto Lazio, al confine con l’Umbria ma poco distante da Roma e in provincia di Rieti, Magliano Sabina, che si mette in gioco ospitando mostre fotografiche diffuse nel suo territorio dal 10 al 24 maggio 2015. Per 14 giorni Magliano Sabina riaprirà i negozi che sono stati chiusi nel tempo in buona parte a causa della crisi, e tirando su le saracinesche li riconvertirà in temporanee gallerie fotografiche che ospiteranno ben 12 esposizioni fotografiche di 14 Autori, tra fotografi professionisti e fotoamatori evoluti, che hanno voluto sposare l’iniziativa. Le Tante Facce del Colore – L’uomo e il territorio, i colori e l’ambiente, questo il tema che accomuna le mostre diffuse, manifestazione promossa dalla locale Pro Loco e con il patrocinio del Comune di Magliano Sabina, organizzazione e comunicazione Bycam Srl.
Il territorio a salvaguarda del territorio, del suo sviluppo economico, della ripresa e della continuità delle sue tradizioni, che in occasione dei festeggiamenti in onore del Santo Patrono, San Liberatore, si propone con generosità e curiosità, come supporter di Le tante facce del colore Mostre fotografiche diffuse a Magliano Sabina 2015. Un luogo, Magliano Sabina, che cerca di guardare oltre, di affrontare con determinazione e voglia di innovazione un futuro che a volte sembra davvero difficile. Tanti i cittadini, coadiuvati dalla Pro Loco, che secondo le proprie possibilità, hanno messo a disposizione tutto ciò che è stato necessario per realizzare queste mostre diffuse di fotografia: i locali sono stati riaperti dai loro proprietari, puliti da squadre di volontari e gli abitanti limitrofi ai locali hanno messo a disposizione la corrente elettrica laddove i contatori erano già stati chiusi.
Alcuni degli autori portano in esposizione per Le tante Facce del Colore lavori già presentati altrove e che hanno già avuto riscontro di pubblico, come Ortografie di Salvatore di Vilio che pone il suo sguardo sugli orti sociali, o In Cerca di Tommaso di Ruggero Passeri, uno sguardo su come cambiano i luoghi narrati dagli scrittori e rivisitati oggi a distanza di anni, oppure Visioni di Paese in paese di Franco Arminio-Federico Iadarola-Salvatore Di Vilio, a cura di Federica Cerami, che analizza cosa c’è dietro un concetto così semplice come il territorio e i piccoli centri. Oppure il lavoro di Francesco Rinaldi con I Colori dell’abbandono, una malinconico e intenso racconto per immagini di ciò che rimane nei luoghi dismessi, mentre I Creativi con Stile Urbano ripropongono sguardi come forme d’arte di oggetti ritrovati sulle strade della Capitale.
In queste mostre diffuse altri autori invece propongono nuove storie, come I racconti del cielo di Maurizio Antonelli, mentre Teresa Mancini con Così come lo sguardo fruga nelle pieghe di una città appena conosciuta per trovarvi originali chiavi di lettura; Marzia Corteggiani, sorpresa da una giornata di pioggia inusuale declina la curiosità del doppio e del riflesso questa volta in chiave fotografica. Riccardo Cattani con Festa del Santo fotografa in Sabina tra la gente che prega e segue il Santo; Antonello Ruggeri con L’essenziale rincorre linee pulite attraverso la terra che produce e che muta con l’andar delle stagioni, mentre il fotografo Toni Garbasso si alza oltre l’umano sguardo attraverso la fotografia immersiva proponendo Natura sferica, Sabrina Polimeni con Memorie ripercorre un viaggio lungo le rive del Lago del Salto dove il senso dell’abbandono viene traslato attraverso gli oggetti fotografati.