SALVATORE PETRILLI
TEMPO A VENIRE
[Location Via Cavour, 18]
Il bianco e nero per Salvatore Petrilli non è solo una scelta stilistica, ma un atteggiamento, un modo diverso di capire le cose. C’è una magia indescrivibile negli scatti di Tempo a venire; sono le ombre e le luci, nei dettagli e nella mistica.
Quando i pensieri sono ansiosi, o perfino cattivi, basta portarli in riva al mare che li manda via con i suoi larghi suoni e la sua mancanza di aspirazioni.
Salvatore Petrilli è come il mare: senza spiegazioni. La sua fotografia impone un ritmo a tutto ciò che è fisso e stabilità a ciò che è confuso.
Il progetto Tempo a venire è un’esperienza che scarica tutti i sensi, ne alleggerisce la portata attraverso la riscoperta malinconica degli elementi naturali: il vento che disegna le sue linee fra le onde, le “preoccupazioni” delle nuvole, i cespugli che fanno da avamposto al regno dell’acqua, le distese di sabbia che invogliano a trascurare il confine tra realtà e fantasia: tutto a rimandare al batticuore della vita, al magnifico nulla che torna a galla inabissandosi di continuo.
Oltre alle correnti Salvatore Petrilli è riuscito a immortalare anche i segreti delle persone che appaiono nei suoi scatti: la pazienza dei pescatori, i dialoghi tra un bambino e un aquilone, una coppia che fa finta di litigare, i pensieri “a vuoto” di chi passeggia fra gli scogli.
Cercano riposo o nuove illuminazioni: le figure umane sono sì presenti nelle sue immagini, ma solo per caso, quasi involontarie, come le parole dette di troppo o il destino di cui non si capisce l’innocenza.
La casualità delle persone non ha niente di spietato, anzi, è uno strappo di felicità, un regalo che lo spettatore riceve pur senza aver qualcosa da festeggiare.
In un mondo a venire “Tempo a venire” fa da battistrada all’apparire imminente di nuove illusioni. Se la previsione non è giusta, poco importa: resteremo ancora ad aspettare…
(Annabruna De Vivo)
[N. 12 foto b/n, stampa 50 x 28 diretta su forex]
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BIOGRAFIA
In un mondo alla continua ricerca di un possibile futuro, la fotografia rappresenta per me l’unico strumento per cogliere l’essenza di un verosimile passato.
Salvatore Petrilli vive e lavora a Napoli. Ha realizzato le seguenti mostre:
Roma, Centro Di Sarro Deja vù
Bologna, Galleria Neon Artist’s serial killer
Piacenza, Placentia arte Forever
Napoli, Biblioteca S.G. a Cremano Occasional places
Belgrado, Galleria Doma Omladine Autoritratto 10 x 10
Costigliole d’Asti, Museo Anticorpi
Trevi, Flash Art Museum Aperto Italia ’97
Napoli, Vera Vita Gioia Storie
Magliano Sabina, Mostre Diffuse Fotografia SS 7 quater
Milano, CircuitiDinamici I luoghi del silenzio
Milano, Circuiti Dinamici Frammenti del sè