Tony Croce #fase2ilprimogiorno

Lo slogan principale che ricorderemo di queso periodo di pandemia mondiale è #iorestoacasa… ma chi la casa non ce l’ha?
Questa è una delle domande che mi sono posto in questi giorni di ripresa sociale, uscendo ho notato le persone più sfortunate, i senzatetto, i deboli, quelli che vivevano di piccole cose offerte o facevano piccoli servizi per un pasto o qualche centesimo.
Li avevamo dimenticati chiusi nelle nostre case e preoccupati esclusivamente a salvaguardare la nostra salute.
Purtroppo anche le associazioni Onlus o di assistenza sociale  hanno ridotto la loro accoglienza per le restrizioni sul pericolo di contagio, ma anche la diffidenza normale di noi tutti, questo distanziamento fisico ha ancora di più emarginato queste persone.
La foto da voi selezionata, che nella didascalia era intitolata la stanchezza della seconda fase descrive appunto questo momento.
Scattata nei primi giorni della  Fase2 all’angolo di una Piazza di Spagna deserta ritrae un uomo all’uscita delle metro che aspetta invano quel via vai di passeggeri che non ci sono più..giorni senza rimediare neanche qualche euro, si affidava alle poche cose che offrivano le sole forze dell’ordine presenti.
La foto fa parte di un lavoro che sto sviluppando per un corso di reportage che sto svolgendo con la scuola Romana di Fotografia e Cinema con il docente Massimo Berruti, dove sto cercando di raccontare questo allontanamento fisico e sociale, la paura di noi tutti contro un nemico invisibile , e le difficoltà economiche che ne scaturiranno.

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